La ricorrenza di San Biagio, il 3 febbraio, è molta sentita nel piccolo centro di Controguerra, dove, sino all’inizio dell’Ottocento, esisteva anche una chiesa rurale dedicata al santo, nell’omonima contrada. In passato, in onore del santo di Sebastea, si teneva una grande fiera, tra le maggiori dell’anno. Oggi le manifestazioni sono prettamente religiose e un rito antichissimo ancora celebrato è la benedizione della gola.
Altro rito storico è la benedizione dei taralli: il 3 febbraio il fornaio del paese porta nella chiesa in cui si tiene la funzione principale un cesto di taralli, che vengono benedetti dal sacerdote. Presso il forno del paese è possibile acquistare per tutta la settimana che segue i taralli benedetti della tradizione. Per l’occasione giungono a Controguerra anche fedeli dei paesi vicini, tanto è sentito il culto di San Biagio nella vallata vibratiana. Si segnala l’impegno del fornaio Dino Cosenza, che negli anni ha continuato a portare avanti questa antica tradizione, preparando i taralli da distribuire in chiesa.