Negli anni Sessanta don Francesco Pergolini, parroco del paese, bruciò alcune antiche statue conservate nelle chiese controguerresi perché le riteneva irrimediabilmente danneggiate. Alcuni anziani raccontano che una statua di San Rocco con il cane, conservata in una nicchia a sinistra dell’ingresso principale della chiesa di San Benedetto Abate, fosse sopravvissuta alla distruzione perché in posizione scomoda per poter essere tirata giù. La leggenda vuole che questa statua fosse rimasta murata nella nicchia in cui si trovava. La storia venne raccontata a dei bambini dal sagrestano che, a suo dire, avrebbe visto la chiusura della nicchia.
Dello stesso tenore è un’altra storia, che ricordano anche testimoni più giovani. Pare che quando fu murata la scaletta interna che portava al soppalco dell’organo, nel vano venne posta una statua in cartapesta, molto consunta, raffigurante Santa Lucia. Ora si troverebbe alla destra del portone d’ingresso. Quindi, secondo queste storie – che possiamo definire leggende – a sinistra dell’ingresso della chiesa di San Benedetto Abate vi sarebbe murata una statua di San Rocco e a destra di Santa Lucia.