In un giorno imprecisato degli anni Trenta, la signora Antonia Gentili si recò, prima del sorgere del sole, alla fonte di Riparossa per sciacquare i panni. La donna si avventurò al buio perché in mattinata si sarebbe svolta la processione di Ognissanti, a cui non voleva mancare. All’epoca, infatti, era costume tenere le processioni prima di mezzogiorno.
Mentre Antonia era intenta a lavare i panni, si accorse che lungo la strada che portava al camposanto di Colle Fruscione, visibile dallo spiazzo della fonte, stavano scendendo diverse persone con le candele accese. Svelta corse a casa della padrona, la signorina Tanai, e si preparò per la funzione religiosa, ma questa, svegliatasi da poco, le disse che era troppo presto. Antonia si recò, quindi, nella chiesa madre di San Benedetto, dove incontrò il parroco, don Alberto Di Pietro, il quale le spiegò che la processione ancora doveva svolgersi. Antonia si convinse quindi di aver visto la processione dei morti.