Alla nascita di un figlio maschio si regalava un oggetto di ferro, mentre per le femminucce il dono poteva variare: alcune anziane hanno raccontato di aver ricevuto delle spugne, altre delle conocchie di canapa filata. Il valore del dono era puramente simbolico; ad esempio, ad un maschietto sono state regalate delle cartucce di fucile perché chi donava, in quel momento, non aveva altro con sé.
Un altro dono che si faceva al nascituro era la pace, ossia una piccola elargizione in denaro, generalmente qualche moneta. Un rito legato alla nascita era la preparazione del bambinello (lu bambənillə): in occasione della vendemmia, nell’anno di nascita del bambino si riempiva un barilotto di vino cotto che veniva stappato al suo diciottesimo compleanno.
In occasione della nascita di un figlio i contadini erano soliti piantare un albero destinato alla crescita ad alto fusto; solitamente si sceglieva la quercia, ma gli anziani ricordano che non erano rare le piante di olivo.