La storia del bastone di San Giacomo non è propriamente una leggenda, ma una vicenda che potrebbe essere davvero accaduta, risalente all’epoca del passaggio del Santo di Monteprandone nelle contrade vibratiane. Infatti, quando nel 1472 San Giacomo venne a predicare in Val Vibrata, si fermò per diversi giorni nella zona, soggiornando in un’abitazione di Ancarano (l’evento è ricordato anche da una targa apposta in una casa del centro storico). Pare che durante il soggiorno ancaranese il Santo donò il bastone in legno di ciliegio con cui si appoggiava per passeggiare al proprietario della casa. Nel tempo l’abitazione divenne proprietà dei De Vecchis, famiglia che nella seconda metà dell’Ottocento si trasferì a Controguerra, portando il bastone con sé. La reliquia rimase a Controguerra sino all’estinzione del ramo controguerrese della famiglia, nel 1973. I successivi proprietari donarono il bastone ai Frati Minori delle Marche. Oggi la reliquia è conservata presso il museo del Santuario di Santa Maria delle Grazie e San Giacomo della Marca di Monteprandone (AP).