Francesco Crescenzi nacque a Controguerra l’11 luglio 1865 da Camillo e Palma Scotolati, nel palazzo di famiglia in Piazza del Plebiscito (oggi Piazza Mazzini). Proprietario terriero, conclusi gli studi giuridici divenne avvocato del Foro di Teramo e vice-pretore del Mandamento di Nereto. A 24 anni, nel 1889, fu eletto consigliere provinciale e mantenne la carica, venendo più volte rieletto, sino al 1920. Dal 1892 al 1899 e dal 1902 al 1920 fu membro della Deputazione provinciale e dal 1926 al 1932 fu podestà di Controguerra. Inviso al fascismo, fu costretto a dimettersi per contrasti con gli esponenti politici locali che gli rimproveravano di non epurare i mezzadri socialisti. Tra i suoi meriti, costituì e diresse la Società di trasporto pubblico “Abruzzo”, migliorò la viabilità stradale della Val Vibrata e fece costruire un ponte sul Tronto, si diede da fare per arginare l’emergenza idrica in cui versava il Teramano tra Otto e Novecento, fu tra i primi ad inviare soccorsi ai terremotati di Avezzano nel 1915, favorì l’assistenza alle vedove e agli orfani del Primo conflitto mondiale, fu vice-presidente della Cassa di Risparmio di Nereto e fu consigliere per le scuole della Provincia di Teramo.