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Un tour nella città delle cento torri e delle olive all’ascolana.

 
Categoria: Arte e storia

A meno di un’ora di viaggio da Controguerra troviamo Ascoli Piceno, chiamata la città delle cento torri, per le tantissime torri gentilizie o campanarie disseminate lungo il territorio. Seguendo l’itinerario delle torri è possibile ammirare la Torre degli Ercolani, le Torri gemelle e tante altre torri che nel corso del tempo sono state trasformate in abitazioni o campanili, disseminate tra le rue, le vie di Ascoli.

Conosciuta anche come la città della Ceramica e dei Ramai, Ascoli Piceno vanta di una antica tradizione tramandata e conservata tuttora nel centro storico della città e nei vari musei, tra cui il Museo della Ceramica e i ceramisti. Un’altra attività caratteristica del luogo è quella del Ramaio, veri maestri della lavorazione del rame e la realizzazione di utensili.

Uno scenario unico si apre dinnanzi al turista una volta arrivato a Piazza del Popolo, caratteristico per la pavimentazione in lastre di travertino, le quali dopo una giornata di pioggia, creano un emozionante effetto specchio. La piazza più antica della città è Piazza Arringo, ricca di importanti palazzi e costruzioni che raccontano la storia della città, come il palazzo Fonzi, il palazzo dell’Arengo, il duomo di Sant’Emilio, il palazzo Panichi e tante altre costruzioni meritevoli di visita. Per chi ama passeggiare, il Ponte Romano Augusteo sarà una vera scoperta, poiché è possibile passeggiare anche al suo interno, attraverso un corridoio il cui ingresso si trova nella porta dell’edificio adiacente. Per le sue caratteristiche costruttive è considerato uno dei ponti più significativi in termini di tecnica della civiltà romana.

Per gli amanti del relax e del cibo, un posto unico dove trascorrere del tempo sorseggiando un ottimo caffè è Caffè Meletti ubicato in un angolo di Piazza del Popolo, caratteristico per il suo stile Liberty che dal 900 offre la bevanda calda con aggiunta di Anisetta, un liquore tipico a base di anice verde. Si dice che Re Vittorio Emanuele fece visita alla città nel 1908 per acquistare L’Anisetta e decretò il Caffè Meletti “il Fornitore della Real Casa”. Un locale dove perfino Hemingway si sedette per un caffè e inserito tra i 150 caffè storici d’Italia dove ancora oggi è possibile incontrarsi per discutere mente si assapora un ottimo caffè.

Chiunque sente Ascoli, pensa alle olive all’ascolana, il prodotto tipico principale famoso già in epoca romana. Un piatto laborioso, che richiede tempo e preparazione, fa parte del più ricco e variegato “fritto misto” ascolano che comprende costolette di agnello carciofi e “cremini”, crema pasticcera fritta. Il tour enogastronomico può essere completo solo accompagnando il tutto con un buon vino locale e terminando con il dolce tipico marchigiano, il Frustingo, a base di frutta secca e fichi.

Se vi capita di trovarvi ad Ascoli Piceno il secondo sabato del mese di luglio non potete perdere la festa notturna chiamata La Quintana, un’esperienza che vi coinvolgerà con i suoi giochi che durano fino a notte fonda e le buonissime offerte enogastronomiche che si susseguono nelle varie taverne, aperte e festaiole per tutta la notte!

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