Il Torrione è un’antica torre di guardia in laterizio, a pianta quadrata, ubicata sul punto più alto del borgo antico. Edificato nel corso del sec. XII o XIII, inizialmente non aveva a fianco il Palazzo Ducale. È probabile che sia stata innalzata su una struttura difensiva preesistente, come sembra suggerire anche il basamento, su cui si notano, soprattutto nel lato Nord, pietre e materiali di recupero.
Si ritiene che in origine la torre fosse più alta e che culminasse con un piano di osservazione munito di merlatura, e non con un tetto, come si osserva oggi. Infatti, in epoca medievale, le torri come questa erano molto alte per garantire una buona capacità difensiva durante gli assedi, giacché i fanti arroccati nei piani alti godevano di una buona copertura dalle frecce scoccate dagli aggressori e potevano efficacemente rispondere all’attacco in sicurezza. Risultano ancora visibili alcune feritoie che servivano a tale scopo. Le torri, inoltre, per essere espugnate richiedevano l’utilizzo di macchine d’assedio molto complesse, alla portata unicamente dei grandi eserciti.
In epoca moderna, soprattutto a partire dal sec. XVI, le torri come quella di Controguerra vennero abbassate e rinforzate alla base – solitamente con imponenti zoccoli in muratura – per renderle più resistenti ai colpi dell’artiglieria, che in quegli anni fece la sua comparsa sui campi di battaglia europei. Il Torrione si mostra oggi in questa veste, con evidenti segni di restauro di epoca moderna.
Sulla muratura sono visibili le aperture per le colombe, le quali rappresentavano un mezzo di comunicazione fondamentale nei secoli passati.
I controguerresi chiamano l’edificio lu Tərrəpò e forse il termine dialettale origina da una contrazione di Torre di Ponente. Sull’ubicazione di una torre “a levante” vi sono diverse teorie; per Panichi poteva trattarsi dell’abitato di Torri a Tronto, mentre per Sagona di un avamposto nella zona dell’attuale San Rocco (area del monastero benedettino di San Benedetto al Trivio).
Il Torrione ebbe grande importanza strategica soprattutto in epoca medievale e nelle guerre di epoca moderna, ma continuò a svolgere una funzione militare sino all’Unificazione d’Italia, in quanto in epoca borbonica venne utilizzato come punto di avvistamento dalle guardie doganali per la lotta al contrabbando.
Sul finire della Seconda guerra mondiale nella torre alloggiarono dei soldati del ricostituito esercito italiano del Regno del Sud e dopo il conflitto vi trovarono provvisoria sistemazione alcune famiglie controguerresi. Nella seconda metà del Novecento il Torrione e il palazzo acquaviviano furono acquistati da Vincenzo Crescenzi.
L’importanza storica del complesso è notevole, tanto che, nel 1916, venne inserito nell’Elenco degli edifici monumentali d’Italia, curato dal Ministero della Pubblica Istruzione.