Adagiata sulle ridenti colline teramane, sullo sfondo di un paesaggio unico dove i colli diseguali sembrano creare uno sfondo quasi pittoresco, Controguerra si erge a 267 metri s.l.m., vantando, oltre al panorama incantevole, un gradevolissimo clima temperato per la vicinanza del mare e dei monti della Laga.
Su un'estensione di 23 chilometri quadrati, Controguerra ospita circa 2.300 abitanti distribuiti tra il centro urbano e le campagne circostanti in cui, oltre a moderne villette, non mancano antiche case coloniche e le preziose pinciaie.
Il territorio di Controguerra si inserisce nella Val Vibrata, che si estende lungo una vallata percorsa dal torrente Vibrata, tra colline e zone pianeggianti.
Le sue radici affondano in un passato più antico di quanto si possa immaginare. Ne sono certa testimonianza i numerosi reperti archeologici rinvenuti un po' in tutto il territorio comunale: alcuni sono raccolti in una sala del Municipio, altri, invece, si trovano in importanti musei a Roma e a Firenze.
Da essi si deduce che la sua fondazione può essere fatta risalire già al periodo preistorico e romano, anche se è in epoca rinascimentale che ha conosciuto il suo massimo splendore.
Lo stemma
L'attuale stemma del comune di Controguerra è uno scudo sannitico sormontato da una corona comunale con una partizione a spaccato che rappresenta nella parte superiore due cavalieri che si fronteggiano armati e nella parte inferiore quattro sbarre dorate su di uno sfondo azzurro.
Nei secoli lo stemma ha subito sensibili cambiamenti ed è stato arricchito con vari dettagli ma l'elemento dei due cavalieri che si apprestano allo scontro è da sempre presente. Nelle rappresentazioni più antiche a noi note – in particolare spicca per precisione e bellezza quello presente sul frontespizio Catasto antico del 1664 – i due guerrieri venivano raffigurati armati di lance che si incrociano ed i cavalli non erano rampanti, ma si coglieva comunque la tensione dello scontro.
Una suggestiva teoria sull'origine del nome “Controguerra” vuole proprio che sia nato a seguito di un grave evento bellico che in tempi remoti ha interessato le sue terre e la rappresentazione dei due guerrieri che si apprestano a scontrarsi nel suo stemma comunale potrebbe essere una drammatizzazione o un tentativo di mitizzare tale evento e con esso le origini del paese.